Baselga di Piné, la fibra ottica arriverà entro il 2023

Nella serata di ieri l’assessore Achille Spinelli ha presentato il progetto di infrastrutturazione, già avviato, che servirà oltre 4 mila unità immobiliari
La fibra ottica corre a Baselga di Piné: entro il 2023 la connettività ultraveloce raggiungerà buona parte delle utenze domestiche ed aziendali. il piano di diffusione della fibra ottica in Trentino ha avviato i lavori di infrastrutturazione di Baselga e delle frazioni limitrofe. Il piano è stato presentato nella sera di ieri alla popolazione da Achille Spinelli, assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, e dai tecnici di Provincia autonoma di Trento, Open Fiber e Trentino Digitale. Complessivamente saranno 4.146 le unità abitative raggiunte da 44 chilometri di rete in fibra ottica per un investimento di 1,74 milioni di euro. I lavori, già iniziati, avranno una durata di 610 giorni e si concluderanno entro il 2023. “Il progetto di banda ultra larga - ha spiegato l’assessore Achille Spinelli - sta raggiungendo tutto il Trentino. La connettività è considerata a pieno titolo un fattore di sviluppo, essenziale come l’acqua. Senza connettività di nuova generazione, ultraveloce e stabile, non è possibile sviluppare, come già stiamo facendo, servizi di futura generazione per cittadini, imprese e, nel caso di Piné, eventi sportivi di portata internazionale”.

L’intervento presentato ieri sera a Baselga di Piné rientra nel progetto Banda ultra larga (Bul) che prevede, attraverso Open Fiber, la società che si aggiudicò il bando nazionale, la posa in opera delle reti in fibra ottica nelle aree bianche, ovvero a fallimento di mercato. Il progetto consentirà entro il 2023 di collegare buona parte delle utenze di Baselga e delle frazioni: 4.146 unità immobiliari, in FTTH (Fibra ottica fino all’abitazione o ufficio). Le utenze pubbliche servite dalla connettività ultra larga saranno le scuole di infanzia di Baselga, Miola e Rizzolaga; la biblioteca comunale, la caserma dei carabinieri, l’ex colonia Mantovani e l’albergo museo "alla Corona”. Gli altri edifici pubblici sono già collegati da Trentino Digitale. 

All’incontro con la popolazione, che si è tenuto presso il Centro congressi “Piné 1000”, hanno partecipato anche il sindaco Alessandro Santuari e il consigliere Pierluigi Bernardi; Fabrizio Benuzzi, referente di Trentino Digitale per il Progetto Bul; Federico Cariali, Regional Manager di Open Fiber in Trentino ed Enrico Lorenzon, Field Manager di Open Fiber per Baselga di Piné.

“I nostri cittadini e le nostre imprese - ha esordito il sindaco Santuari - chiedono da tempo collegamenti alla rete veloci, così come il settore turistico che da noi è un importante volano di crescita economica. La fibra ottica è la risposta migliore”. 

“Grazie alla connettività ultraveloce - ha aggiunto Achille Spinelli, assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro - supereremo il ‘digital divide’ tra città e periferia. In Trentino, la periferia è il cuore pulsante della nostra economia: ricordo che le nostre valli ospitano settori strategici quali il turismo e l’agricoltura (basti pensare alle mele, al vino o ai piccoli frutti di questa zona ), ma anche l’artigianato e il settore terziario, sostenuti da migliaia di pmi. Baselga di Piné è un esempio di periferia operosa ed economicamente avanzata, inserita a pieno titolo nel circuito internazionale di  alcune discipline sportive. A tutto questo movimento, la pubblica amministrazione vuole garantire risposte concrete”.

Open Fiber è concessionaria del bando pubblico di Infratel per la copertura delle aree bianche del Paese. Il piano, finanziato anche dalla Provincia Autonoma di Trento, consegnerà ai cittadini una rete moderna e a prova di futuro. Nel corso della presentazione, Open Fiber e Trentino Digitale racconteranno le opportunità di sviluppo offerte dalla nuova infrastruttura in FTTH (Fiber To The Home) e spiegheranno le modalità di lavorazione delle imprese che operano sul territorio 

Il progetto Bul

Il progetto, oggetto della serata di ieri a Baselga di Piné, è iniziato in ambito nazionale nel 2016 ed ha come obiettivo il collegamento con fibra ottica di 8,7 milioni di unità immobiliari. In Trentino, la Provincia autonoma di Trento, attraverso la società di sistema Trentino Digitale, ha un ruolo di facilitatore, soprattutto per quanto riguarda l’autorizzazione degli scavi - in sole 3 settimane, la messa a disposizione dei cavidotti esistenti sul territorio provinciale di Trentino Digitale e il cofinanziamento di una parte del progetto (⅓ Provincia autonoma di Trento, ⅓ Fondi europei Feasr e ⅓ Stato). L’obiettivo di Open Fiber è di coprire gran parte delle aree periferiche provinciali entro il 2025.

L’aggiornamento del Progetto Bul a novembre 2022 - secondo i dati della banca dati di Open Fiber, società che si è aggiudicata i bandi pubblici di Infratel e che si sta occupando della realizzazione di reti ultraveloci su tutto il territorio provinciale - indica ad oggi oltre 131 mila unità abitative di 111 comuni che dispongono di infrastrutture ultrabroadband. Questi utenti - è bene ricordarlo - possono quindi rivolgersi agli operatori partner di Open Fiber per attivare il servizio di connettività in fibra ottica.

A questi si aggiungono, le decine di migliaia di utenze dei 5 Comuni trentini in aree nere (Trento, Rovereto, Riva, Arco e Pergine), dove le società di telecomunicazioni private offrono già il servizio internet in fibra ottica.

“Grazie alla proficua collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, Trentino Digitale e l’amministrazione comunale - ha sottolineato Federico Cariali, Regional Manager di Open Fiber in Trentino - anche i cittadini e le imprese di Baselga di Piné potranno sfruttare tutti i servizi digitali avanzati abilitati da una connessione a banda ultra larga: si va dalla telemedicina allo smart working, dal controllo elettronico degli accessi al monitoraggio ambientale e la gestione dell’illuminazione pubblica. Inoltre, la fibra ottica è di fondamentale importanza anche in termini di eco-sostenibilità e risparmio energetico. Ad esempio, una rete performante contribuisce a ridurre gli spostamenti delle persone che possono svolgere azioni da remoto rispetto alla presenza fisica. E ancora la rete in fibra ottica è passiva, vale a dire non alimentata da corrente elettrica”.